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      Per la qual a Napoli si faceva gran feste. Data ut supra.
     
      Lettera scrita a dì 25 ditto in Val Vitulana, recevuta a dì 31 mazo qui. Li nimici sono pur a Marcone. Da matina se levaremo, e andaremo tre over quatro mia più apresso lhoro. Ozi ho habuto lettere di eri da Napoli, come in quel zorno, a hore 18, era manchato il magnifico domino Bortolo Zorzi proveditor di l'armata, Idio li doni requie, et la sera la regina, a hore 2 di note, mandò a tuor il corpo suo, el qual fu messo in deposito in la chiesia de Santa Chiara, dove è frati di Oliveto, fin se fazi le exequie, né ha voluto li soracomiti el fazi far. Siamo col campo mia 30 da Napoli. Data etc.
     
      È da saper, che lì a Napoli manchoe, come ho scripto, ditto proveditor, con gran fama et dollor de tutti, maxime di la majestà dil re et regina. Et la causa di la sua morte fo per accerbo dollor, vedendo quella armata cussì mal in hordine, et ditta nuova rencressete a tutta questa nostra terra, concludendo morite con optima et perfetta fama. De anni 62, non havia mai abuto moglie né figlioli, et se questo viveva, sine dubio saria stato capitano zeneral nostro. Morite etiam il suo scalcho, et, come per lettere di Cabriel Barbarigo e degli altri soracomiti in ditto zorno ultimo mazo se intese, ditta armada steva malissimo e con pocho honor di la Signoria nostra, et che si dovesse proveder, altramente si troveria se non li legni, et che ne era de assaissimi amallati. Atendevano a fornir le 6 galie che doveano andar a Zenoa, et havevano fatto la descriptione qualle dovesseno esser, videlicet Marin Signolo e Stamati Bragadin soracomiti candioti, Zuan Jacomo Bon, etiam.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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