Si judicha vadino a la volta dil contà di Conza, lochi soi, forte e abondante de vituarie, poi tirarse a Salerno.
Avanti se partissemo de lo alozamento, havessemo il castello di Caxalalboro. Etiam poi ne havessemo uno altro apresso lo alozamento de' inimici, chiamato Corsano. Intendo inimici chamina questa note tutta, fino la luna va a monte. Nui andemo in altra provintia sequitandoli. El principe de Bisignano, è zorni 2, partite dil campo nimico. È andato al suo stato, e 'l principe di Salerno è restato in campo. A hore 3 di note, il re, il marchexe, provedador di [218] stratioti e cavali lizieri, sono ritornati qui in campo.
Lettera di 16 in campo apresso Jesualdo, recevuta ut supra. Inimici vano a la volta dil contà di Conza, fezeno eri camino da cavalari, e cussì ozi pur tuto questo zorno, e sequitati dal re, proveditor de li stratioti con li cavali lizieri, e fin hore 2 di note non sono tornati. Siamo qui apresso Jesualdo, castelo inimico molto forte. Credo doman si metterà le artilarie per non esser di lassarlo da drio. Se presidii da mar non li vegnerano, nimici stano male et aremoli presoni.
Lettera di 17 dito, data apresso Jesualdo, recevuta ut supra. Questa matina, il re mandò per il marchexe et io e tutti altri signori, per consultar quid fiendum. Et messe tre articuli. Or fo terminato metter le artilarie a questo castello, e cussì fu fato, e, ruinato una alla di muro in meno di hore 3, nostri introno dentro, usando le consuete crudeltà di tajar a pezi tutti li venivano incontra, e l'àno messo a sacho, menato via femine, puti etc.
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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 756 |
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