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      Li inimici tratavano acordo: volevano do mexi di tempo e, non hessendo socorsi, se renderiano, salvo l'aver e le persone: davano 15 ostagi. Tamen, il re Ferando non volse tunc, et è da saper che, a dì 14 da sera, il re parloe con monsignor de Persi, con el qual si pratichava l'acordo. Ancora el capo di sguizari si andò anche lui a parlar a esso re, et promesse di ussir con tutti soi sguizari e vegnir a la sua obedientia, se, in termine di 6 zorni, non erano pagati dil suo servido de monsignor di Monpensier lì in l'Atella.
      Domente queste cosse in reame si tratavano, a dì 18 lujo vene lettere di Francesco Foscari orator nostro al re di romani, come esso re, hessendosi a dì 5 partito de Yspruch per vegnir a Malz luoco di la Elemagna a piè de' monti, el qual ordinoe a li oratori che 'l seguivano, che non si dovesseno partir né venirli driedo per do zorni, e questo perché per la via gli alozamenti erano tristi, e che, a dì 8 ditto, esso orator si partì, et a dì 13 zonse a Nandres distante da Malz mia 15. Adoncha ditto re Maximiano era zonto lì a Malz, passato il monte chiamato Mombrai, ch'è monte crudelissimo et cativo, el qual è mia 8 di asesa et 8 di desesa, et lì a Malz el re aspetoe el ducha de Milano, el qual ducha zà era partito de Milano con la moglie e li oratori tutti, et andava presso Como, et era zornate do lontano di Malz, el qual andoe per abocarse con sua majestà. Siché, di queste venute dil re di romani in Italia molto se ne parlava, et sopra la sua venuta si faceva di gran comenti.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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