Sumario di lettere di Polo Capelo, date a dì 14 lujo in campo a l'Atella.
Ozi, il signor marchexe è venuto al mio pavion a dirmi che monsignor di Monpensier li havia mandato a rechieder qualche zorno di trieva per poter pratichar acordo, e che lui non havia risposo nula. Volse la mia opinion, poi andò con il francese da la majestà dil re. Li respose etc. e cussì se ne ritornò in la terra. Ozi le artelarie nostre hano ateso a la ruina di la terra, a la qual à fatto grandissimo danno al consueto. Ozi sono venuti de qui alcuni homeni d'arme, tra li quali uno francese; pensate come stano li altri. Se intende in la terra esser gran [244] carestia, e, si vorano viver, converano manzar carne di cavalo. Ozi, zercha cavali 60 di stratioti sono corsi a Venosa e fato preda de molti animali, e saltò fuora di la terra più di 300 fanti e molti cavali. Stratioti mostrono de fuzir, poi se li voltò, per modo che li rompete e frachassoe. Hano tajato a pezi più di 80, tra i qual 7 in 8 francesi; fatto presoni più di 100, e per esser paesani li lassono. Ha conduto in campo un buon butino e alcuni presoni, tra i qual uno fiol fu dil conte di Fondi ferier di Rodi, e zercha cavali 40. Etiam sono andati a un'altra man a far questo medemo; non sono ancor tornati.
Lettera de 18, come essendo corsi alcuni stratioti soto le mure di l'Atella, ussite fora cercha 350 tra cavali e pedoni, e stratioti, fenzendo de fuzir, lontanorono li inimici da la terra, e poi deteno volta. Ne hano preso 40 cavali, 40 pedoni e il resto morti e mal menati.
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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 756 |
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