Or volendo remediar, se adunono più di 40 homeni con archi, freze e spontoni, et treteno a le ditte barche. Or la matina questi governadori si lamentoe di tal insulti a la Signoria, la qual comisse ai cai, et perhò fu fatto questa punition a memoria, e brusono le robe che trovono, inter caetera, 2 sachi de sal che baratavano.
Noto, chome fo scrito per la Signoria nostra a tutte le terre di Levante, da marina e dil colfo, che dovesse mandar in nota quante nave e navilii haveano, et la grandeza. Questo fu facto per saver, a un bisogno, quante nave si potesse armar.
[1496 08 30]A dì 30 ditto, fo scritto a Roma a l'orator nostro, dovesse dir al pontifice volesse disuader el re di romani a tornar in driedo, non venendo il re di Franza in Italia, e atender a incoronarsi, et non muover novità in Italia; et che scrivesse al suo legato cardinal di Santa Croce, fusse concorde con li nostri oratori che a soa majestà andavano per la quiete de Italia. Et esso re di romani facea dimandar, per lettere di Francesco Foscari orator nostro e dil ducha de Milano, che li fusse dato ducati 18 milia promessi che li restava haver de li 30 per suo stipendio, et ducati 30 milia darli per imprestedo, non li volendo dar altramente, per pagar li sguizari; et che 'l ducha di Milano li havia dato ducati 4000 per parte. Item, che ge fusse mandato 100 homeni d'arme. Et sopra la risposta, fo consultato et preso per adesso non li dar altro, se non se intendeva la volontà sua quello che 'l volleva far, né etiam mandarli zente.
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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 756 |
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