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      Tamen, el principe era di opinione de darli, sì per haver promessa, qual per tenirlo in amicitia.
     
      È da saper che ditto re ordinoe, come ho scritto di sopra, la dieta a Lindò, dove se dovea redur tutti li principi elemani, et li electori de l'imperio. Et volse vi andasse uno per cadaun di collegati, et vi andoe per il pontifice el concordiense episcopo era legato a sua majestà in Germania et molto amico di questo stato, per esser di patria vicentino; uno orator di Spagna domino Joanne d'Albion, il qual poi morite ivi; per nostri vi andoe Marco Bevazan secretario che ritornava stato da' sguizari, et per il ducha de Milano domino Zuam Stefano Cotta. Quello in ditta dieta fu operato, di sotto scriverò il tutto.
     
      Ancora, scrisse a' pixani dovesse deponer le arme et governarsi in libertà, perché, fin pochi zorni, [284] li manderia uno governador lui, per esser terra subposta e camera di imperio. Etiam scrisse a' fiorentini volesse cussì far, over li mandò a dir per li do oratori ivi mandati, come scrissi.
     
      Ma pixani risposeno che, fino ariano l'anima nel corpo, se voleano mantegnir in libertà sotto protetion di la Signoria nostra e di la liga santissima, e mandò subito la copia di ditta risposta con la lettera dil re in questa terra. Et esso re li mandoe pur uno legato lì a Pisa, et fu honorifice recevuto, el qual dimandò che pixani li dovesse risponder, utrum volesseno obedir a lui come messo del romano imperio, o non. Et pisani dimandono tempo di risponder et andono da l'ambasador dil ducha de Milan era ivi, rechiedendo che li consegliaseno.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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