Stessemo aspetar el capitano fino ore 20, mai non vene. In questo mezo, la nave normanda che era a Cajeta, con uno cao di provenza ruza e forzevele che se havea messo, feze vella in modo che alcuna di queste nave non se mosse; imo tre nave di la guarda che iera a la vella e podevano andar a la sua volta, non andono, anzi calono e deteno fondi. Vedendo cussì, messier se levò con tutte le galie, e andò a la volta di la nave, la qual fece vella e, vedendo quello, le galie catelane feceno anche el simile. Entradi per 12 o 14 mia in mar, per la gran forza dil vento tanto se ingrossa el mar, che a Bertolazi se averze le velle da alto e basso, e in un trato le perse; el Loredam perse la zonta di l'antena e squarzò un pezo di la vella; una catelana di messier Saragoza volse calar e l'antena se scavazò e vene zoso con le vele e perse subito l'antena e le velle. El mar vegniva fino a mezo l'alboro, in modo che 'l se convene di gratia tornar indriedo. In questo mezo, pur la barza del [300] Barbante fece vella e andoli driedo. Non so quel seguirà, ma la nave era quasi persa di vista e la note sopragionse. Tegno la serà andada del tutto via a nostro dispetto. Questo Carafa ha visto tutto e che non mancha dil zeneral, e dice el diavolo di questi spagniuli, ringratia messer etc. Tutte le galie tornorono qui senza altro senestro. Questi spagnuoli se scusano che i suo' homeni erano in terra, e con altre scuse secondo il suo consueto. El Negron non se mosse ponto. Tante nave quante vorano ussirà di Gaeta.
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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 756 |
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