Et introno ditti nostri oratori in Milano magno spectante populo, et alozono nel palazo fo dil conte Piero Dal Vermo, nunc donato per il ducha al signor Cesaro suo fiol natural, nato di madona Cecilia, la qual fue sua favorita, et è viva, et sta nel ditto palazo non ancora compito di fabricar, et è maridata nel conte Lodovico Dal Bergamino. Or dicti oratori dormiteno quivi in Milano una sola notte, perhò che la majestà del re di romani et il ducha mandoe a celerar molto la lhoro venuta a Vegevene, et diceva el re non aspectava altro cha dicti oratori, che poi voleva andar verso Zenoa. Et per questo li do nominati di sopra signori il ducha mandoe, perché solicitasseno dicti oratori ad andarvi presto, et con lhoro venissero. Et cussì, la matina seguente, a dì 15 ditto, si partino de Milan andati in ganzara per il navilio fino a Biagrassa, mia 14 de Milano, ivi montati a cavalo e trovato Francesco Foscari cavalier orator nostro apresso il re di romani, che era et habitava a Vegevane et vene contra li ditti 2 oratori, et Marco Dandolo che di Milano etiam con questi a Vegevane vene. Et ivi montati, come ho scrito, a cavalo, passato Tisino sul [305] porto et vicino a Vegevene, vene el ducha con do per nome dil re Maximiliano, videlicet domino Ludovico Brun di natione di Monferà, consier et secretario dil re, et domino Gualtier de Stadion etiam consier di la regia maestà, con altri oratori, conte di Cajazo, signor Galeoto di la Mirandola, ecc. Et domente li oratori et il ducha smontono per tocharsi la man, vene grandissima pioza, adeo tutti montono a cavallo et verso Vegevene cavalchono.
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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 756 |
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