Sucesso dil re di romani.
Et ritorniamo al re di romani el qual era, chome ho ditto, a Vegevene, desideroso di romper in Piamonte, et questo per l'opinion dil ducha de Milano suo affine. Et etiam volleva andar verso Zenoa. Et è da saper che scrisse al ducha di Ferara che dovesse vegnir a la sua presentia, questo perché non volleva più fosse francese ma bon italiano, et esso ducha li rispose non poteva vegnir, ma manderia suo fiol don Alfonxo. Et il re rescrisse voleva lui et non el fiol, et acciò più presto venisse, ordinò a domino Antonio di Constabeli cavalier, orator di esso ducha, che di Milano a Ferara andar dovesse a far vegnir lì el suo signor. El qual andoe; tamen el ducha mai vi volse andar. Mandoe etiam esso re a Zenoa tre oratori i qualli steteno fino che 'l re preditto in Zenoa introe, zoè Jachel Jacob capitano, Hieronimo Vento neapolitano, et Zuam Falco. I qualli andono per confortar zenoesi dovesseno star constanti con la liga, né temer dil re di Franza. Or è da saper, per più intelligentia di la presente venuta di qua da' monti di esso re de' romani, come, a dì 25 avosto, soa majestà si partì da Norbigno, et a dì 26 zonze a lago di Como, et a dì ultimo, hessendo venuto contra el cardinal di Santa Croce legato apostolico et el ducha de Milano, con li altri [310] oratori apresso di lui existenti, a Meda, mia ... da Como, sotto una frascha esso re dette audientia al prefato legato, dove ivi fo fato una disputatione cercha questa sua venuta. Et a dì primo di questo mexe di septembre, intrò in Vegevene; et a dì 13 dette audientia a' quatro oratori zenoesi venutoli contra per honorarlo, et etiam volevano rehaver Pietrasanta posseduta per luchesi, come ho ditto di sopra.
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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 756 |
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