Item, che le 2 galie nostre deputate per levar Monpensier et li altri baroni et il principe di Salerno et quello di Bisignano, i qualli volevano andar fino in Franza e poi tornar, erano preparate a Scaphazo, [325] ma per caxon di la galia istriana la qual era amorbata et ne erano morti tre, per la qual cossa judichava havesse ditti baroni ivi a dimorar qualche zorno, le qual 2 galie nostre, condutti li ditti francesi in Provenza, dovevano restar verso Pisa. Et che era zonti per tempi contrarii 2 galioni di formenti venuti di Sicilia lì a Napoli, li qual andavano a Pixa, et per mandato dil re erano stà retenute per uso di la terra, et che il nostro orator dechiari al re in quanta carestia di viver era Pixa, la qual la Signoria nostra defendeva etc. Unde fono licentiate, et questo ho scripto di sopra. Questo dicho acciò non paresse fusse do cosse, le qual sono una solla retention di nave etc.
Item, che si atendeva ad rehaver Cajeta, la qual cossa era molto difficile, sì per esser ben conditionata di zente e vituarie, come per causa che 'l re havia pochi danari et che comenzava, ancora non fermado nel regno, a poner graveze de danari a terre et castelli, sì perché non havia danari, qual per acumular oro per scuoder le terre in Puja; la qual cossa era damnosa a volersi stabelir nel regno. Et che havia licentiato le nave zenoese dal suo soldo.
Item, per lettere di Marchiò Trivixan capitano zeneral nostro maritimo apresso Cajeta date, se intese come era tornato el capitano spagnuol monsignor Rechesens conte de Trivento con le nave andate seguendo l'armada nemicha fuziva in Provenza.
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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 756 |
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