[362]Seguito dil re di romani.
El re di romani, con l'armata, era pur per fortuna in Portofino, mia 20 di Zenoa. El qual volleva andar verso Ligorno, et a dì 17 dismontoe di nave e andò per terra a piedi a Rapallo, ch'era distante mia 5 de lì. Et la matina seguente montò a cavalo, et volleva andar per terra a Pisa, benché fusse vie cative et pessime, et quasi senza compagnia; ma poi remontò in nave, come dirò di soto. Adoncha, l'armada preditta stete in Portofin da 8 octubrio fin a dì 13 ditto, che fo zorni 5, per la gran fortuna et vento contrario havevano. Et acciò se intenda la condition di ditta armata, qui sotto sarà scrita. Prima era 3 nave grosse zenoese, con homeni zercha 130 in tutto e non più, tra li qualli ne era da 30 scanagalli et 40 fanti mal apti a combater, adeo non restava 50 overo 60 homeni da fati. Il re messe suso molti alemani, li quali perhò, ogni pocho di marizada, se intorbavano. De artigliarie malissimo in hordine, zoè di le nave, benché il re ne metesse suso assà boche di le sue. Etiam, era 4 barze, non perhò con tanti homeni che le potesseno quasi guidar, e suso era pur alemani. Ancora era 4 galioni malissimo in hordine. Le galie 8 nostre, per li provedimenti di Domenego Malipiero proveditor di l'armata a Zenoa, et io son teste, fo assà ben poste in hordine. Praeterea, il forzo di patroni di le nave e barze zenoesi si erano di la parte fregosa, che son fora ussite e tien dal re di Franza, adeo, potendo far despiacer a' francesi, judicio omnium non li faria, come cussì intervene.
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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 756 |
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