El ducha de Milan etiam confortava venitiani a non se impazar di Taranto, et dovesse observar la promessa, et pur, se pareva di tuorlo acciò non capitasse in mano di turchi, si tolesse et poi renderlo al re Fedrico, acciò non si sdegnasse et fusse unido con nui contra francesi, che pur minazava de vegnir di qua da' monti. Ma il re di romani era di opinione quasi di non se impazar, e lassar governare a la Signoria, la qual cognosceva era sapientissima, et manteniva la promessa; et non restava di dimandar danari per pagar li sguizari, li qual tamen non li fo dati. Or a dì 8 novembrio, nel consejo di pregadi fo disputato, et era tra li savii di collegio tre opinione. Prima, di tuorlo senza altro rispeto; altri non se impazar; la terza di mandar un nostro a Taranto, el qual dovesse con dexterità indur quel populo a la devution dil re don Fedrico, et prima farsi consignar le forteze in le man, et non potendo indurli, dovesse rescriver. Adeo nostri fevano questo per tenir la cossa in tempo, acciò che, repudiati di qui tarentini non andasseno al Turcho et quello farlo passar, perché grandemente si dubitava turchi non metesse pè in Italia, che poi saria stato [379] assà da far a discazarli. Et fo disputato; ma non fo concluso alcuna cossa, et queste cosse tarentine lassaremo star, descrivendo quello che in questo tempo di nuovo se intese.
[1496 11 11]A dì 11 novembrio, intrò in porto 5 galie state al viazo di Baruto, capitano Andrea Basadona, a le qual manchava il cargo di 2 galie, et haveano solum colli 4500. Pur havia assà sede, et havia cargato in la Romania bassa, et vene Zuam Valaresso stato consolo a Damasco, havendo consignato il consolato, a dì ... septembrio a Beneto Sanudo che ivi andoe electo per il mazor conseglio, el qual era in gran gratia de' mori.
| |
I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 756 |
|
|
Milan Taranto Fedrico Signoria Taranto Fedrico Turcho Italia Baruto Andrea Basadona Romania Zuam Valaresso Damasco Beneto Sanudo
|