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      Il mio illustrissimo signor li era con el signor conte di Pitigliano, Alexandro Bentivolo, prothonotario Anzelo, el signor Paulo Vitelo presone del mio excelentissimo signor, et el conte de la Motela, et poi li altri signori et madone con la nobiltà di la terra. A mezo la messa, fo exposta una oratione per frate Piero Novolaro carmelitano, la qual fo composta per il nostro maistro frate Batista, molto al proposito in laude del defuncto, et fo molto laudata. Et finita poi la messa, levono atorno el tribunal, per esser tropo piena la jesia, et fo forzo che la chieresia usisse nel sacrato, et li preti del domo solo restasseno a far l'oficio, qual fo cantato e solennizato con molte cerimonie a la papale. Poi hessendo l'hora tarda, ogniuno con la mazor calcha del mondo se ne andono a disnare. Questo è quanto si ha di novo qui. Mantuae die etc.
     
      Epitaphium Ferdinandi regis.
     
      Fernandus jacet hic fortunae victor et atraeMortis: mors vitam, sors diadema tulit.
      Ipsi ego hoc Franciscus Gonzaga hanc fama redemit,
      Quid virtus possit disce et amicitia.
     
      [386]Seguita altre nuove.
     
      In questi giorni, vene in questa terra madona Caterina fo moglie dil marchexe Lazaro Malaspina, la qual habita a Verona, et vene con uno suo nepote chiamato Lazaro a exortar la Signoria che, hessendo tempo di mandar le zente di Pisa a le stantie, dovesse conciederli che ditte zente, zoè parte a quelli castelli di Malaspina venisseno a stanciare, perché dubitavano che fiorentini, i qualli se ingrossavano a la campagna, non li tolesse dicti castelli.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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