Et questo perché quelli non si contentavano di esser stà levà San Marcho, et perché li oratori lhoro tanto stevano a ritornar con la termination di questa terra. Et ogni zorno li oratori tarentini andavano per haver audientia volendo esser expediti, dicendo che non potevano più tarentini aspectar, che viveano di pesse.
Item, che intendevano haveano mandà uno messo a la Vallona per darsi al Turcho. Et la Signoria li deva bone parole, et Andrea Zanchani electo ad andarvi era in hordine, et li grippi preparati, e tutto, et se li doveva dar ducati 12 milia; ma a Taranto era pur a campo el signor don Cesaro con zente. Et a dì 4, 5, 7, fo pregadi su queste cosse di Taranto. Steteno fin 5 hore di notte; fo gran disputatione, tandem fo terminato di soprastar. Et cussì li gripi preparati si se levò, et più di Taranto non si parlava.
[1496 12 06]A dì 6, vene lettere di Pisa come fiorentini si andava ingajardando, et erano signori di la campagna perché non havevano contrasto, peroché le nostre zente erano bona parte andate a li alozamenti. Et le zente de' fiorentini preseno uno castello de' pisani su le coline chiamato Cievali; etiam altri castelli oteneno; ma nostri si fortifichoe a do castelli di qualche importantia, a Cassina et Vicopisano. Et de fora stava Zustignan Morexini a Cassina et in la terra di Pisa Domenego Dolfin proveditori nostri, [401] et insieme non molto in amor si portavano. Et Sonzin Benzon si partì et vene in questa terra a dì 17, poi andoe a caxa sua a Crema, et Hannibal Bentivoi etiam da poi si partì et vene a Bologna.
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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 756 |
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