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      Da Roma, le zente dil pontifice erano a campo a Braxano, nel qual si ritrovava quella madona Bartholomea Orsini sorella dil signor Virginio con alcune zente, et virilmente si difendeva. Et più volte fo dato assà danno a ditte zente pontificie volendo combater quel locco, et era l'inverno, adeo mal si poteva campizar. Et uno Vitelozo Vitelli in favor di Orsini era, et in questo mexe li viteleschi et Carlo Orsini, con 200 homeni d'arme et 3000 fanti su quel di Thodi, Perosa et di lì intorno andono in ajuto di Orsini, adeo danizavano et corseno quasi vicino a Roma. Et in Roma la parte Orsina si sublevoe. Conclusive, quella impresa de Orsini non seguiva cussì come el pontifice volleva, et credeva fusse facil impresa.
     
      Don Federico re di Napoli, in questo mezo, aquistoe alcuni lochi dil prefeto sul duchato di Sora, zoè questi cinque castelli come più difusamente legendo più avanti si vedrà, et poi andoe a campo a Sora, dove, per esser quella terra fortissima et esso prefeto dentro, pocho li potè far, et etiam per esser tempo di andar a li alozamenti. È da saper che con il ducha di Sora teniva etiam il ducha de Oliveto, ch'è uno duchato ivi vicino. Quello seguirà di soto scriverò.
     
      Fiorentini, hessendo signori di la campagna, andono recuperando quasi tutti li castelli che a tempo dil re di romani pisani haveano abutti, per la qual cossa pisani erano in grandi affanni. Le zente nostre erano a quella impresa, bona parte andati a li alozamenti, et perhò dubitavano molto di fatti lhoro et pativano di carestia.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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