In questo mexe di decembrio, per il consejo di pregadi fo conduto uno condutier era stà in reame in l'Atella a stipendio de' francesi, chiamato Meleagro da Furlì, che fo fiol di Antonello da Furlì che fu valentissimo huomo d'arme, et a questo li fo dato 100 cavali, et li alozamenti a Ravena.
A Roma, el pontifice non si sentite molto bene, adeo non cantò messa el dì di nadal justa il [410] consueto. Era etiam adolorato perché le cosse sue contra Orsini non procedevano ad vota, imo per doe volte che le zente sue haveano dato la bataglia, erano stà maltratate, et molti amazati a Brazano. Et fo ditto chome quelli di Brazano, hessendo a campo inimici, tolseno uno aseno molto grande et bello, et messelli al collo una scrita con lettere grande che diceva: lassatime andar per la mia via, che vado ambasador al ducha di Chandia. Et driedo la coda havia una lettera drizata al ditto ducha che diceva assai mal. Questo feceno Orsini et quel domino Bartholameo d'Alviano, perché esso ducha, credendo desviar le zente d'arme et fantarie erano in Brazano, fece uno edito che se le veniva nel campo dil papa dovesseno tutti esser conduti, et datoli la mità più di stipendio et danari di quello havevano con Orsini. Tamen nihil valuit.
A Monopoli, in questo tempo, Alvixe Loredam proveditor nostro, havendo facto la citadela dove stava in fortezza, come ho scripto di sopra, terminò di poner ogni diligentia di far uno porto in ditto luogo, accioché li navilii che ivi arivaveno fusseno securi, che prima non vi era porto.
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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 756 |
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