Item, il papa non volea nominar re Federico, dicendo non havia bisogno di gardello che se sapesse ben cantar, quia habet bona verba et opera prava.
[1496 12 09]A dì 9, da Milan di 3, 5, 6, dil ducha, e tutti laudorono la risposta fata in corte pro pace.
Da Roma, di 4, 5, di la comunication di le lettere nostre cercha la contributione da esser fata a Maximiano fazendo i altri, e le parole sinistre usate per l'orator yspano de la Signoria nostra che volea Pisa. Item, che se dicea per alcuni che Milan pratichava acordo con Franza e forsi Maximiano, e che Spagna havea persuaso che se dese Pisa a' fiorentini per farli boni italiani, e parea el pontifice asentisse. Poi laudò la operation di la Signoria in quella materia, e la aspectation dil papa de asentir opinion di qui e Milan, cercha el scriver a Maximiano per la corona.
Noto. In la deliberation fata in pregadi di [442] Taranto balote 112. Di acetar in qualunque caxo 78 di no, non sinceri 10. P.° 97 et di la 2.ª 86, di no 12 et non sinceri 5.
[1496 12 12]A dì 12 dezembrio, da Roma, di 5, come l'orator yspano e Napoli si havia doluto col papa, coram aliis oratori di confederati, che la Signoria si vole insignorir di Taranto e Pisa, persuadendo el papa non consenta, maxime hessendo feudo di la Chiesia, e che i soi re, né la liga comporterano, quando ben dovesse acordarse con Franza over con turchi, over con dyabolo. Et il papa rispose satis honorifice di la Signoria; tamen infine disse, che non poria se non haver a mal si la Signoria se tolesse dicto loco.
| |
I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 756 |
|
|
Federico Milan Roma Maximiano Signoria Pisa Milan Franza Maximiano Spagna Pisa Signoria Milan Maximiano Taranto Roma Napoli Signoria Taranto Pisa Chiesia Franza Signoria Signoria
|