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      Tamen poi, ditto legato non andoe etc.
     
      [462] Item, che 'l papa havia tuta la sua fantasia contra Orsini, licet da l'orator nostro et da domino Stephano Taberna orator di Milan fusse stà exortato a proveder per le cosse si tratavano di Zenoa.
     
      Item, che 'l suo campo era a Brazano, con incomodi de fredi e pioze e de vituarie. Le artilarie mandate dal re don Fedrico erano zonte, tanto dimandate dal papa.
     
      Da Faenza, di 9, come, inteso la morte di la duchessa di Milan, tutti erano rimasti di malavoja, judicando per questo mancheriano a quel signor li favori de Milan.
     
      Item, che 'l cardinal Orsino era partì per Modena dove volea tuor caxa.
     
      Item, come publice havia lecto la licentia et lettera di la Signoria, et etiam il zorno dil marchado a quelli di la Val di Lamon, et che tutti si dolevano che si dovesse partir. Et in questo zorno di 9 si partì et vene a Ravena, mia 20 de lì, acompagnato fuori dal signor, el qual lo pregò lo ricomandasse a la Signoria; et che tutto il populo pianzevano che queste cosse fusseno intervenute di tal partita, tutta processa per causa di quel castelam ch'è nimicissimo di San Marcho.
     
      Et poi ditto proveditor, a dì 22, zonse in questa terra, et subito andoe in collegio et expose a li savii alcune cosse zercha quella cità, et a dì 25 poi referite nel consejo di pregadi. Et è da saper, che in questa terra, era venuto uno orator di quel signor chiamato domino Papiniano, per veder di remediar le cosse etc. Et alcuni zorni vi stete, el qual in si era inimicho dil stato nostro.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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