Da Bologna, come a Fiorenza era peste, fame et guerra et seditione, perché, nel dar di officii lhoro, alcuni dil populo erano rimasti da li patricii, per la qual cossa haveano comosso gli animi di patricii, siché tra lhoro cominziava disensione et seditione non pocha. Pur frate Hironimo era in Fiorenza con la solita autorità et reverentia tenuto in gran sanctimonia dil populo, et fiorentini stavano in speranza [492] di le cosse di sopra, et le sue zente erano andate a la volta di alozamenti, et per la invernata non campizavano; ma tenivano certa la venuta dil roy.
Da Ravena de 26, che il castelano di Faenza chiamato Nicolò Castagnolo, nimicissimo di questo stato, si divulgava star in mali termeni et esser in extremis di vita, cossa che saepius soleva esser: ut ille inquit, moriva do volte al mexe et poi rinaseva per esser malsano.
Item, come quelli di la Val di Lamon erano levati a rumor et sublevati in arme, et rizerchavano li fosse mandato Vicenzo di Naldo lhoro capo di parte di ditta Valle, el qual stava in questa terra con provisione. Et dicto Vicenzo andoe a la Signoria dimandando licentia de poter andarvi, et che oppereria cossa che sarebe in honor e utelle di questo stado, et non lo volendo mandar a nome di San Marco, lo lassasseno andar private. Unde, li savii di colegio tolseno rispeto, et non volse lassarlo andar etc.
Di Alexandria, vene lettere di Vicenzo Valier de 25 et 26. Denota el suo zonzer lì; la deliberatione fata per el signor Galeazo che in Castellazo, per segurtà di quello essendo importante, andasse Zuan Greco con stratioti, fanti et alemani con lhoro capo nominato Anz, quali sono 900 borgognoni, cavali 530 con domino Alvarades.
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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 756 |
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