Pagina (737/756)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      La qual cossa fo una bona nuova, et subito callò la farina in fontego s. 8 dil ster, et cussì li formenti s. 20 per ster. E tanto fu carestia in alcuni luogi, che villani, non havendo formenti né altro da viver, fece et trovoe uno novo modo di far pane. E tolevano la gramegna de li campi, et quella secata, tagliata in pezi la sechavano nel forno, et poi fu fata masenar, et fevano pan, el qual era biancho et bonissimo. Siché la caristia de la biava trovoe questo novo modo di far farina. Conclusive, quasi per tutta Italia grandissima penuria de farine fue. Ne le terre si vendeva sopra la piaza farine di sorgo, et pur ne fusse stato. Et si non era la Cicilia et etiam alcune farine di Alexandria nunquam più venute in questa terra ita dicam, tuta Italia laborabat vehementer inopia. Pur, ita Deo disponente et mediante le bone provision fate, el fontego, sì di San Marco come di Rialto, mai manchoe de farine, et pocho da poi il formento callò et non fu più carestia. Et questo dirò che tutti universalmente biastemava questo re di Franza et quando el vene mai in Italia et chi lo havia fato venir la prima volta, perché da indi in qua pativano etc.
     
      Da Milan, vene lettere, come a dì 9 da sera, era zonto in Milano Zuan Paulo Gradenigo andava provedador sora i stratioti, alozato al hostaria di Tre Re, dove lo vene a visitar l'orator nostro. Et posto l'hordine di andar insieme dal ducha, andato a disnar con dicto orator, trovò in camino uno messo dil ducha che excusoe si non era venuto contra, perché non lho havea saputo la sua venuta.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





Italia Cicilia Alexandria Italia Deo San Marco Rialto Franza Italia Milan Milano Zuan Paulo Gradenigo Tre Re