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      Poi da la banda di là dal fiume, era ordinato di andar esso conte, el qual in quella nocte era rimaso a Soliere, et il conte Bernardin che era alozato a Cornian con 100 homeni d'arme di soi lochi, distanti di Maxi mia 4. Et fu deliberà che esso pagador nostro andasse la note a levare quelli 250 cavali de' stratioti, et condurli di qua dal Tanaro, per meterse el zorno seguente, a dì 20, insieme con li altri dal Castelazo, et con Zuam Griego et el Bataglia capo di ballestrieri dil ducha, li 100 homeni d'arme borgognoni a la leziera, che erano etiam in dicto loco di Castelazo, et poi dovevano andar insieme tutti a la volta di Maxi per divertir che inimici non havesseno dato la bataglia, e per metterli in qualche disordine. Tamen, fu poi revocato l'andar dil sopra dicto pagador a Corazan, perché tutti li stratioti si haveano trovati a Soliera con el signor conte di Petigliano.
     
      Item, che, a dì 19, esso conte, el proveditor, pagador et altri signori, cavalchono a veder i nimici i qualli erano reduti drieto una collina, per l'artellaria che tiraveno molto forte da una parte e l'altra. I nostri saltorono fora de la terra per do volte, et li rebateno uno trar d'arco. Questa nocte, dicti inimici sono alozati lì, et che nostri li treteno assà passadori et schiopeti, et lhoro feceno el simile, et fo ferito do cavali de' stratioti, et morto uno ballestrier a cavalo di nostri, et a hore 4 di note ritornono in Alexandria.
     
      Lettera de 17 di campo, la qual per eror è stata qui posta; ma dia andar avanti la lettera di 18, come apar.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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