La qual cossa seguite adì 18; zoè amazono quelli di la terra che portavano arme. Et a dì 19, andono a campo a Maxi, la qual terra si tenia forte, et inimici la bombardoe, dove era dentro 800 homeni d'arme nostri. Tamen, non poteno otenirla, et poi si partino.
Item, che li fanti venuti da Zenoa erano zercha 3500 fra taliani et alemani, et che i nimici si andavano ritirando.
Item, che, hessendo i nimici a campo a Maxi, montò a cavallo dicto Zuam Griego con li cavali lizieri et borgognoni, et andono a trovar i nemici per disturbarli. E dicti inimici tutta quella nocte steteno in arme con paura, et la matina a l'alba si levono de l'impresa et andavano verso Aste. Et che, a dì 18, era zonto in Alexandria domino Thodaro Paleologo capo de' stratioti, et fo mandato ad alozar a uno castello nominato Corgnente.
Di Zuan Paulo Gradenigo, dal Castelazo, de 19. Come in quel zorno era venuto a trovarlo de lì Thodaro Paleologo capo di stratioti con cavali 10, havendo lassato la soa compagnia a Corgnente, dove [519] era alozato con li soi cavalli numero 300. Et visitò esso proveditor suo et per haver danari.
Item, che lì al Castelazo era stratioti 205 et (con) questui zercha 300, che sariano 500 stratioti.
Item, che il zorno avanti, a hora de disnar, el proveditor di Alexandria Nicolò Foscarini mandoe per esso Zuam Paulo che subito dovesse andar da lhoro, e cussì fece, et zonto feno conseglio, e li ruberteschi el volleva mandar a uno castello vicino de' inimici con li stratioti. Tamen, post multa disputation, non fono d'acordo di mandarli per esser il loco mal securo, dubitando non fosseno circondati, et dicti severineschi se remeseno al conte di Petigliano et al proveditor nostro.
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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 756 |
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