Et è da saper, che in questa terra, venuta da Milano tal nuova, a dì 25 ditto fo consejo di X con [527] la zonta, et tutta la terra mostrava alegreza, perché credevano avesse a succieder pace. Tamen, se desiderava de saper altra verità, et a dì 27 dicto vene lettere di Spagna de ultimo zener in zifra di Jacomo Contarini orator nostro, date a Burgos, come in quelle parte era stato monsignor di Clarius orator francese per adatar quelli regali col suo re, et che era stà prolungata la trieva tra lhoro oltra li tre mexi, come ho scrito di sopra, che fo fata a Perpignan, a hora la perlongono fino a dì 17 fevrer. Et che dicto monsignor de Clarius era partito di Spagna con la volontà di regali che era di far trieva intervenientibus tuta la liga, et con lui havia mandato uno suo ambasador al re di Franza chiamato don Ferando de Strata et a Lion doveano vegnir; siché non potevano intender la conclusion come de qui se intese per via di Lion. Le qual lettere erano in zifra, et il corier vene per terra. Or per la Signoria nostra fo expedito ex senatus consulto lettere in Spagna per duplicati messi zercha questa materia, a Roma et a Napoli, advisando il pontifice e re di questo. Quello di dicta trieva seguirà, scriverò poi di sotto.
Da Napoli, de 19. Che il re era pur a Casal dil Principe et l'orator a Napoli. Che atendeva il signor Prospero di acordar le cosse col prefeto era a Sora.
Item, che Gratiam di Guerra era in Rocha Vielma con alcune zente sue; havea recuperato uno castello li tolse il re chiamato la Rocha de Vandro, di la qual lhoro haveano il castello, la qual terra el signor Prospero Colona tolse quando il re era a la Frata.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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