Lettera di 1° ditto, data in Alexandria, di domino Thadeo da la Motella. Come in quella sera erano tornati el signor Galeazo, qual quella matina cavalchò con cavalli 1500 per andar a trovare certa quantità de homeni et fanti che erano alogiati a uno certo castello dil Monferà, etiam in li borgi. Et zonti de lì, trovono che i nimici erano de doi hore avanti levati, et non poteno far nulla.
Item, che in quella sera haveano aviso come il Traulzi et Baptistino erano levati dove erano, et andati etiam con quelli cavalli et fanti quali haveano a Cortevilla, et dicitur voleva verso Saona andar, overo in una vallata dove è molti castelli de li [537] contrarii per meterli a focho et a sacho. Et per questo per nostri fono mandati altri 400 fanti a Zenoa et fanti 1000 al Fregarolo, per dare ogni socorso dove sarà de bisogno, et secondo faranno i nimici, nostri li seguiterano.
Item, haveano etiam aviso in quel hora di Aste che haveano comandate tutte le zente d'arme e fantarie se reducano da matina in Aste, et che era cargato parechii pezi di artellaria, et per questi respecti nostri stavano atenti che inimici non facesseno qualche danno.
Item, che il zorno sequente el conte di Petigliano et il signor Galeazo doveano andar a proveder de li alozamenti, come è a Maxi, la rocha de Raza, la rocheta Vince et altri castelli apresso le confine de li nimici et vicini uno di l'altro mia uno o doi, dove in una hora tutte le zente nostre se potevano redur in uno.
Item, circha a la triegua, era comune opinione de lì che ad ogni modo la debba avere effecto, tamen non haveano altro.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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