Et che heri, a hore 17, se partì di Aste 12 pezi di artellarie, 4 grosse et le altre pizole, et se partì parechii fanti todeschi con ditta artellaria, et anche se partì lanze 100 che andavano verso Santo Damiano et Insula et el porto de Belinzere, et tutto verso Saona. Et che le ditte zente doveano andare a uno castello che se dimanda Novelo dil ducha de Milano, et credeva di averlo senza dificultà per esser tropo lontano el soccorso.
Item, di la trieva, teniva esso Thadio che la [551] dovea sequire al tutto. Et che lì in campo nostro era per zonzer una bombarda grossa che il ducha l'havia mandà di Milano, la qual era pocho lontano, et zonta che la sia, la manderiano a Novi per la recuperatione di quel loco et di Ovà tieneno i nimici.
Di Zuam Paulo Gradenigo proveditor di stratioti. Come era in li Maxi a custodia con il resto di stratioti, et domino Hector di Gonzaga, fo fiol dil signor Redolfo, con alcuni fanti. Et è da saper, che non solum esso Zuan Paulo si adoperava, ma ancora havia con lui suo fratello Marco, homo di grandissimo cuor, et era sempre il primo con stratioti di andar a combater con inimici, unde si fece honor.
Di Zenoa, lettere di Domenego Malipiero proveditor di l'armada, di 1.° fino a dì 4. Come Filipin dal Fiesco si ritrovava a custodia di Saona con 500 fanti. Che haveano avisi i nimici esser tirati verso l'Altar per andar over a Saona over sul del Final, unde esso Filipin preditto scrisse che le nostre galie andasse a Saona per conforto di la terra. Che lì in Zenoa atendevano lentamente a far l'armata era stà deliberato, et questo per paura haveano di Zenoa.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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