Et che esso proveditor havia terminato partirsi di Zenoa e andar fino Arbenga con tutte le galie, ch'è mia 40 lontan di Niza.
Item, che il conte de Trivento havia dà una paga a quelli di le soe barze de 10 fin 12 carlini per uno, adeo erano desperati, et esso conte si voleva partir e ritornar in Cathelogna a caxa soa.
Item, a dì 10 vene lettere di Pisa come in quella terra era una gran penuria. Morivano da fame, et [555] pregava fosseno ajutati, unde esso proveditor li mandò alcune mine de formenti su alcuni navilii, i qualli erano a Portofin e a Portovenere per tempi contrarii.
Item, come era andati 2 galioni a Niza in nome de' zenoesi, et che quelli sora le vituarie di Zenoa non haveano voluto dar la trata de' formenti per Pisa. Pur domino Joanne Alovisio dal Fiescho consentì che uno galion era a Chiavari, loco suo, cargo di formenti andasse a Pisa, et che in quel zorno, zercha vesporo, era zonto lì la galia Signola et il soracomito Goti rimasto a Portofin. Nara come pisani havia mandato uno ambasador a Piombino per rehaver li grani tolti; ma non li potrà haver, et che il signor era a Siena, et suo fratello dete audientia a ditto ambasador, et li rispose, et che quel soracomito Marin Signolo di Crete etiam, lui si ritrovò con ditto orator, et nomine Dominii parloe; ma non obteneno alcuna cossa.
Item, come a Ligorne era stà armato la caravela, 2 barzoti et il nostro galion che fo preso, sopra la qual armada fiorentini haveano messo boche 80 di fuogo. Etiam armoe una fusta, 2 bragantini, la barcha di la nave Salvega si perse, e un'altra barcha, et cussì questi 9 legni armati erano disposti di andar a trovar le 2 nostre galie et alquanti navilii che potevano.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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