In questi giorni, monsignor di Obignì, fino hora a Milano, el qual era infermo, abuto il salvo conduto del ducha, ritornò in Franza prometendo metter ogni ben col roy, acciò vengi a la universal paxe con Italia.
Da Roma, come Etor Bajon, con alcuni di la parte soa, havendo intelligentia a Sissa et chiamati dentro da soi seguazi, vi andoe per entrarvi. I qual fono lassati intrar alcuni dentro, poi fo serate le porte et tagliati a pezi. Dil zonzer di Marin Zorzi dotor andava a Roma, et stato dal pontifice dove fece una oratione, poi si partì et andò verso Napoli, et zonze a dì 28 ditto, come dirò.
[568] Di Spagna nulla veniva, né si havea avisi da lettere di primo fevrer in qua. Et molti se meravegliava aspectando lettere con desiderio, et Francesco Capelo cavalier, ritornava, era montato a Barzelona su le galie nostre di Barbaria, e si aspetava.
Lettera de 21 marzo dil proveditor Domenego Malipiero di l'armata, data a ... apresso Saona. Come havia lettere dil conte di Cajazo di Saona che volleva conducesse li 500 fanti era a Saona al Final, et per tempi contrarii non potè andar, et li mandò per terra, ch'è mia 15, da Saona al Final per marina. Et che dovea andar domino Anz capitano di 1200 alemani verso Ova.
Item, come le 4 galie francese erano zonte a Monaco non ben in hordine. Aspetava una barza de formenti per condurla a Ligorne, dove voleano star per obviar li grani andavano a Pisa, e socorer al bisogno Fiorenza.
Item, che le 2 galie nostre nominate di sopra erano intrate in Pisa, et che in Saona si ritrovava li nostri stratioti, et che saonesi non li voleva dar la biava.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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