Lettera di 22 dil ditto, data ut supra. Come inimici erano andati verso Aste, et che il conte di Cajazo havia recuperato Salizano loco dil marchexe del Final, et che li fanti e stratioti erano in Saona si aviaveno verso ditto conte, per andar recuperando li altri castelli rebelati.
Item, che il cardinal San Piero in Vincula e monsignor di Serenon havia licentià li alemani che andasseno a caxa soa, et cussì havia fatto il Triulzi, et che uno galioto che era stà preso da' francesi et menato da monsignor di Serenon, era ritornato. El qual diceva havia abuto dal ditto monsignor bona compagnia, el qual facea gran reputation di le galie di la Signoria nostra.
Item, come per quatro greci partidi a dì 8, da Marseja e da Tolon erano partide 14 barze per andar in corso contra navilii de' venitiani, et le nave nostre che preseno fo condute a Villafranca. Non era stà mosso altro cha le artellarie, et ancora erano carge de grano. Et le ditte 14 barze partì da Marseja a dì 6.
Item, come in quel zorno esso proveditor si partiva di Saona per venir verso Zenoa, et il suo comito in quella matina, sonando il fiascheto, se li mosse una colora et morite. Et che venuto a Zenoa, zenoesi non lo volseno recever, dicendo erano ditte galie amorbate per esser morto il comito cussì repentine. Et anche in Zenoa et in Ponzevera si moriva da peste, e la caxon di ditto morbo era processo da le barze bischaine venute di Napoli.
[569] Lettera di 24 ditto, dal prefato proveditor in porto di Zenoa. Chome, hessendo ivi zonto, vene quelli deputati sora la sanità a dirli non metesseno scalla in terra, perché la terra si leveria a rumor.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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