Siché francesi molto danizava il mar, et la barza nostra armata capitano Andrea Loredam, era ancora qui. Unde, molti mormorava di la tardità, dubitando etiam di le galie di Barbaria.
Lettera di Zuam Paulo Gradenigo, data a Corniento a dì 27 marzo. Come il sabato santo si havia partito di Alexandria con li stratioti, e venuto ad alozar ivi a Corniento con gran pioze e fangi, loco a l'incontro de' inimici, i qualli in astesana et Monferà erano alozati. Nel qual loco, sempre era stà alozato il conte Bernardino. Le mure era debile, et li fossi senza aqua. Et che il conte di Petiam, [572] con li proveditori e tutto il campo, erano etiam il sabato santo partiti di Alexandria e venuti ad alozar a Felizano mia 4 de lì, et che inimici erano alozati a li castelli circumvicini, precipue a Monte Grosso et Montalto, lochi di astesana, et che lui aspetava li altri stratioti doveano venir di Zenoa, li qual di zorno in zorno doveano arivar.
Lettera di 28 ditto dal dicto. Come ivi a Corniento era venuto ad alozar domino Hanibal Bentivoy con cavali 400, et che Zuam Diedo, patricio nostro, el qual havia con il conte di Petigliano 15 homeni d'arme, era restato amallato in Alexandria, et lì in campo si haveva afatichato assai; et come in quella note stratioti, con esso proveditor, doveano cavalchar et scorsizar su quel di Aste etc.
Lettera di 31 marzo, data in Felizano de Vicenzo Valier pagador, et avisa il successo, per non haver scrito per esser stà li zorni santi, et comenza cussì. Nui se partissemo el zuoba santo dal Castelazo, perché li nemici haveano abandonato l'impresa de Arbenga e Finale.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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