Et molti andono a le cazude a portar danari, adeo era grandissima pressa, et si serviva a vender per amicitia. La qual cossa era signal che, ben sia stà assà guerra, in la terra si ritrovava assaissimi danari.
Da Napoli, come Marin Zorzi doctor orator [576] nostro era zonto a dì 28 marzo, et honorato assai have audientia dal re don Fedrico, el qual laborabat di podagre. Et che Pollo Capello, stato che fusse 8 zorni con il successor, si dovea partir e ritornar a repatriar; et che lì a Napoli era zonto don Ferando Consalvo capitano yspano.
Item, come Carlo de Sanguina in Capitaneato havea levato le insegne di Franza per esser disobedientissimo. Tamen da poi si acordò con il re don Fedrico.
Item, che esso re voleva andar in campo contra Rocha Vielma et il duchato di Sora, dove era il prefetto.
Da Roma, come el ducha di Urbino, era liberato di la captura, stava lì a Roma in caxa dil cardinal Orsino fino veniva li ducati 30 milia dovea dar de praesenti per la taja. Et che andava a la chaza, tamen con custodia, et che il pontifice havia dato licentia a tutte le sue zente, come ho scripto.
Da Fiorenza, zoè per via di Bologna, se intese quella terra star malissimo. Non haveano vituarie; era tra lhoro non pocha discordia, et haveano deputato custodi a le porte di la terra per dubito di Piero di Medici che pur tramava, mediante il favor havea dentro, di ritornar, et pratichava di haver con lui Orsini et Vitelli, con senesi.
Da Ravena, se intese come el signor Octaviano di Manphredi, che era da' fiorentini, molestava quelli lochi di Val di Lamon.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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