Lettera dil ditto proveditor Malipiero di 6 april in Foza di Pisa. Come la sua galia era mal in hordine per haver combatuto con i nimici, come ho scripto di sopra, desbandada, roto i spironi di prova, brusado 10 banche, et che bisognava farla riconzar, et che havia mandà 12 feridi a la terra di lì, qual ne era morti 4, et che pareva che a Pisa pur ne fusse qualche sospetto di morbo. Et che in quella note havia mandato 2 galie a sconderse drio una ponta, perché i nimici mandava 6 barche de formenti di Ligorne a un castello ditto Vada a mandarli poi a Fiorenza; ma l'antiguarda lhoro fo presa da una barcheta di le nostre, et visto questo, i nimici non ussiteno de Ligorne con ditte barche. Siché era risposto esso proveditor non li lassar ripossar. Et che, fin quel hora 6 april, havea messo stera 10 milia de formenti in Pisa e vini e formazi, adeo era fornita per più di do mexi. Et dapoi, per una lettera di 8 data pur in la Foza di Pisa, se intese che atendeva a riconzar le galie. Havia comprato 100 remi, et havia dimandato artimoni, che de qui li fosse mandati; che li feriti andava mejorando, et che havia inteso, per uno frate venuto de Ligorne, come la nostra bombarda havia portà la testa al bombardier de' inimici via, et che s'il vento non li havesse ajutato, erano roti, et che era ferito a morte el patron di la caravela, et che uno chiamato conte ... Checho cao di provisionadi era stà ferito, ma non da conto, morti da 14, feridi zercha 200, et che erano in tutto i nimici, tra la caravela e galion, homeni 450, tutti provisionati e marinari.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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