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      E la portoron a la sua stancia, e lo signor re acompagna lo principe a la sua [617] come a novizo, e poi il re andò a la sua. L'aspeto de la princessa hè zentil, gratioso, e si hè assà grande di persona; hè ben fatta e proportionada, bella de viso, honestissima, tien belle man, e si mostra esser molto prudente e virtuosa. E de là un pezo, lo principe passò a la stantia de la princesa, dove stete a solazo un gran pezo. Et quando el condestabele ariva a Santander, con molta gente, la princessa vene fora a lo scontro, e menò a la man dreta Arogias embasador, che fo per nome del signor principe per tocarli la man, e lo almirante disse a ditto Rogias che se levasse de la man dreta de la signora princessa che non era suo luogo. Lui respose che e' stava ben lì. E porsiando e stando così, la signora princesa volse saver che cossa parlavano. Foli ditto, e rispose la signora princesa che Rogias stava ben lì, e tolselo per la man, e dise. "Questo hè mio sposo fin che lo signor principe me habia tocado la mano, e a costui ho de honorar e reverir." Parlò gratiosamente tanto, che el almirante e condestabele foron contenti. Et a dì 18 del ditto mese de marzo, se partiron de la valle sopra ditta e andoron a la volta de Burgos, e per la via fo fato grandissimo preparatorio sì de vituarie come de ornamenti. La zente del signor re e principe, non ve dico niente quanto andavano in hordine e ben vestidi. Era un stupendor a veder tanta zente e così ben in hordine. E tre hore poi mezo dì, forono apresso la cità, e al signor re li parse tropo per tempo.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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