Unde, sdegnato et straparlando, dicti proveditori scrisseno subito a la Signoria, et Gorlino si partì e andò a Roverè, dove stava con la sua compagnia a custodia de fanti 100. Quello seguite sarà scripto.
[1497 05 12]A dì 12 mazo, ritornò in questa terra Polo Capelo cavalier stato ambasador a Napoli et sempre in fatiche per la recuperation dil regno, sì al tempo dil re Ferandino, qual di questo re don Fedrico.
Noto. El re li volse dar uno privilegio di aver lui et soi eriedi nel regno ducati 400 de intrada, et l'ambasador non volse aceptar, et il re disse lo manderia a la Signoria etc.
Et li fo donato dal re don Fedrico una vesta d'oro, et uno colar d'oro de valuta di ducati 150, le qual cosse ave justa il solito.
Et vene amalato, adeo stete alcuni zorni in caxa a restaurarsi. Et ussito a dì 22 ditto, referite nel consejo di pregadi la sua legatione; la qualità dil regno et che ancora non era pacificho per esser molti baroni che haveano varie volontà; di la conditione di questo re, et altre cosse. Et dicto suo referir fo comandato credenza, et dato a cadauno di pregadi sacramento che non dicesse.
[1497 05 14]A dì 14, fo il zorno di pasqua di mazo, Andrea Zanchani et Nicolò Foscarini, erano stati proveditori in campo, et Vicenzo Valier stato pagador, ritornoe per la via di Padoa in questa terra. Li andò contra molti patricii, et la matina sequente Nicolò [628] Foscarini, per esser più zovene, referite in collegio, dolendossi maxime di le parole usate contra di lui per Gorlino contestabele.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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