El qual demum andato a Milano, fo recevuto dal ducha.
[1497 05 17]A dì 17, Francesco Capelo cavalier, stato ambasador in Spagna, ritornoe con le galie di Barbaria, capetanio Piero Contarini cognominato Rosso. Questo menoe con sì uno re saracino, o per dir meglio beretino di Canaria, di quelle ysole nuovamente trovate per il re di Spagna, el qual li fo donato da ditto re che lo apresentasse a la Signoria, come ho scripto di sopra, quando per sue lettere advisoe di questo presente li havia facto quel re. Etiam portoe alcuni papagali molto varii et de diversi collori. Et andato in collegio la matina sequente, poi in pregadi a dì 20 referite la sua legatione, ne la qual era stato zercha do anni. Et chome quelle regie majestà mostrava amar molto la Signoria nostra, et a lui li havia facto grande honor facendolo precieder a quel dil re di Napoli, dicendo questa ragione: "Si el re [629] di Napoli è ritornato nel regno mediante la Signoria, non haverà a mal si honoro li soi oratori." Di le zente che havia alias fatto preparar contra Franza, et che si esso re di Franza fusse venuto in Italia, le lhoro alteze arebeno roto su la Franza etc. Et che li era stà donato do mulle et una vesta di restagno d'oro bellissima, la qual, justa il solito presentata a le raxon nuove, la recomproe per duc. 10 e s. 16. Disse di la intrada dil re et di la spexa ordinaria; poi de la sua navegatione con le galie. Et hessendo stà electo, domente era fuora, podestà et capetanio in Cao d'Istria et resalvatoli a risponder perché era a' servicii nostri senza salario, a hora dicta pretura acceptoe et andoe.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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