Da Fiorenza. Come a dì 4 ditto, fo il zorno di la Sensa, era sequito gran rumor. Et questo perché quel frate Hyeronimo voleva predichar, come era solito, et che li signori che questo mexe governano, non volseno. Et che andato in pergolo, fu tirato zoso [630] da alcuni a lui contrarii: el qual dolendosi, dicendo ch'el voleva veder chi 'l priveria che non dicesse el verbo di Dio, et cavò una croce rossa che haveva sotto, cridando: Viva Cristo et crucis Christi et Christus crucis. Et che molti che erano a la ditta predicha cavono questo medemo di seno, quasi una insegna che tra lhoro haveano. Unde, questi con la croce con gli altri che non haveano tal croce, comenciono quasi a far rumor. Pur non sequite altro. Tamen, per alcune lettere se intese che alcuni fo feriti. Et dicto frate Hieronimo, venuto zò di pergolo, non predichoe, et andava su in zò per chiesia con soi seguazi, dubitando che ussito che 'l fusse de lì non fusse tagliato a pezi. Or per la signoria di Fiorenza fo admonito non predichasse, et cussì non predichava; ma componeva alcune epistole mandandole per la terra, le qual fo butade in stampa. Piero veramente di Medici, di Siena partito, se ne andoe a Roma, havendo abute horamai do strete, et do volte esser venuto propinquo a Fiorenza et non esser intrato.
Da Milano. El ducha, venuto molto catholicho, haveva posto nove impositione a' soi subditi, et tolse a gratia el signor Antonio Maria di Sanseverino fratello dil signor Galeazo suo et degli altri, el qual era stato fino hora a Carpi da la moglie.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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