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      Or fo scrito a li oratori, come ho dicto, acciò notifichasse questa tal deliberatione a quelli a chi erano nomine veneto oratori. In questa medema note, fo il venere che tal cossa fo publicata venendo il sabado, a hore 5 di note el ditto marchexe vene in questa terra per Po, et arivò a la sua caxa. Ma è da saper che prima esso marchexe mandò a dir a la Signoria chome volleva vegnir qui, unde li fo preparato la caxa con razi, justa il solito. Et credendo la Signoria che 'l venisse, imo chiamato in collegio el suo orator, li fo dicto do o tre volte facesse et scrivesse al marchexe che venisse perché era bisogno di parlarli; ma el marchexe mandò a scusarse perché li era venuto do panochie, unde la caxa fo disconzata. Et vedendo che 'l non vegniva, el consejo di X processe contra di lui, et lo cassoe; che prima pur si andava temporizando. Ma ita volente Deo, quello zorno che fo expedito et casso, quella nocte arivoe, et la matina, inteso dal principe la sua venuta, et chiamato prima li cai dil consejo di X che erano questi: Francesco Barbarigo, Nicollò da cha da Pexaro et Pollo Pixani el cavalier in [665] colegio, fo parlato quid fiendum, et terminato di exequir et dirlo a li oratori in quella matina, perché zà era stà scripto le lettere a li potentati. Et cussì chiamati li oratori, zoè: Spagna, Napoli et Milano unitti in collegio, li disseno come nel excelso consejo di X haveano cassato el marchexe di Mantoa dil capitaneato general che era, et privo de li nostri stipendii, et questo perché el tratava di acordarsse a' servicii dil re di Franza, et etiam cosse pernitiose al stato nostro.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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