Et dicitur questo era quello dal qual si saperia molte cosse, perché lui era stà mandato per el ditto marchexe in Franza, con questo signal che dovesse tochar la spalla al roy, et questo era il segno di la credenza. Or fo collegiado per questi: Nicolò Trivixam consier, Francesco Barbarigo cao dil consejo di X, Piero Duodo avogador di comun, et Domenego Benedecto inquisitor dil consejo di X. Et le cosse erano secrete, et spesso era consejo di X con [670] la zonta. Quello seguirà, legendo vedereti il tutto. Et ancora el marchexe dete la colpa molto a uno Piero Zentil da Chamarin che era suo primario condutier, qual doveva andar in Franza con soa sorela madama Chiara et per la Signoria nostra et il ducha di Milano non fu lassato andar, unde, al presente, hessendo a Mantoa, esso signor marchexe quello expulse da sì, et lo licentioe che se ne andasse via. Tamen, fense et non si partì.
Questo marchexe di Mantoa era stato a stipendio di la Signoria nostra anni 8, mexi 1, zorni 24, et fatto il conto per li soi ambasadori con quelli tien conto di la Signoria per li danari havea abuti, fo trovato restava a dar per haver abuto di più duc. ... Et esso marchexe mandoe a dir a la Signoria come volleva restituirli, et etiam quello doveva dar a l'oficio dil sal. Ma pur non restarò di scriver come, in questo tempo, la cità di Mantoa e tutto il mantoan, dove prima ogniuno de li habitanti erano contenti et se la rideva, cussì al presente stavano di malla voglia, et pareva, come era con effetto, che quella terra fusse privata di ogni suo ben e il mantoano.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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