Andrea Trivixan orator nostro era in camino, né si sapeva dil suo zonzer, et si credeva che, hessendo queste novità su l'isola, non passeria; ma rimagneria a Bruza ne li paesi di l'archiducha Philippo di Bergogna. Quid erit scibis.
Di Elemagna, vene lettere di Zorzi Pixani doctor et cavalier, orator nostro. Come, a dì 4, era zonto a Yspruch, dove si era venuto Zuam Piero Stella secretario nostro. Et che la majestà cesarea, la qual si ritrovava a Inps, mia 40 de lì, li havea scripto che non si dovesse mover, perché ivi vegneria et li daria audientia, et etiam aldiria in la materia di Goricia, la qual cossa sopratutto fo comessa al prefatto nostro orator. Et ivi ancora si ritrovava esso conte di Goricia. Conclusive, di Elemagna poche cosse occoreva, per esser il re di romani etc.
Da Napoli. Come in la terra la peste procedeva molto. El re don Fedrico era andato in Castel di l'Uovo, le rayne a Yschia. Havia dato licentia a li oratori potesseno ussir di la terra, et che l'yspano era venuto a Aversa, mia ... de Napoli.
Item, che don Consalvo Fernandes era in Calabria, non partito ancora, et che el orator nostro et quel di Milano non erano partiti di Napoli perché stevano con bona custodia, et il morbo andava mejorando.
Item, che 'l re havia mandato per molti baroni che dovesse vegnir a Napoli, et che alcuni non li haveano voluto vegnir, tra li qual el principe di Salerno et il conte di Conza. Conclusive, che quel regno era in più garbujo che fusse mai.
Da Roma. Che la peste pur seguiva.
| |
I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
|
|
Trivixan Bruza Philippo Bergogna Elemagna Zorzi Pixani Yspruch Zuam Piero Stella Inps Goricia Goricia Elemagna Napoli Fedrico Castel Uovo Yschia Aversa Napoli Consalvo Fernandes Calabria Milano Napoli Napoli Salerno Conza Roma
|