Et dicevano publice chome el re era per vegnir in Italia questo anno ad ogni modo. Ma perché erano anzuini et stati sempre francesi, non fu creduto.
[1497 07 24]A dì 24 lujo, da Roma, se intese come, a dì 17, el cardinal Valenza, deputato ad andar a la incoronatione di re Federico a Napoli, tolto licentia dal [695] pontifice, era per partirsi di Roma, et zà era in hordine per dover andar al suo camino. Et chome vidi per una lettera da Roma particular, che havia in comissione dal papa di ritrovarsi a una terra ivi propinqua, et che ivi dovesse aspectar ducati 12 milia che li dovea mandar ditto re a esso pontifice, et quelli zonti dovesse poi andar al suo camino.
El cardinal Ascanio era pur fuor di Roma, et in inimicicia col papa, zoè che per tutto si teniva certo esso cardinal fusse stato quello havesse facto amazar el ducha di Gandia.
Da Napoli. El re in Castelo di l'Ovo. Le rayne erano a Cornente; et che la moglie dil re presente era a Leze, come ho scripto, né le rayne voleva che la dovesse intrar in Napoli, per non haver caxon di starli di soto etc. Che 'l re atendeva a far preparamenti a la incoronation soa et, a dì ... dito partì di Napoli domino Antonio di Zenaro per andar orator in Spagna, di compagnia con li nostri et li altri di la liga.
Da Fiorenza. Grandissima peste et non pocha dissensione.
Da Pisa. Stavano alquanto meglio. Et accidit che, in questi giorni, pisani, havendo lo exempio di quello haveano facto quelli dil castello chiamato Lari che in tempo di trieva tolseno alcuni mulli, come ho scripto di sopra, al presente pisani se vendicono e tolseno a lhoro mulli etc.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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