Et che quel re non haveva voluto farli amazar, come difusamente, per il sumario di una lettera qui sotto scripta venuta da Londra, il tutto se intenderà chiaramente.
Item, che il re di Scocia era passato con gran zente su l'isola, et che, inteso di la grossa armata dil re di Ingilterra che andava verso la Scocia, si era retrato per haver custodia al suo regno.
In questi giorni, molti stratioti di Pisa, che ivi erano, senza altra licentia ni de la Signoria ni de li proveditori di Pisa, si partino, et parte veneno in brexana, e parte in questa terra. Li quali a la scalla cridavano non erano pagati, etc. Unde, nostri ebbeno molto a mal, et a dì 25 fo pregadi su questa materia. Et in dito consejo fo dato una compagnia di cavali 50, che fo di Zorzi Malacassa che morite su Lio, a uno capo chiamato Laschari, et altri la volleva dar a uno fratello fo di ditto Malacassa. Tandem, Laschari obtene per soi benemeriti.
Ancora, in ditto consejo, fo preso di disarmar 2 galie sotil, una soracomito ser Zanfranzesco Venier, et l'altra la lisignana. Et cussì fo scrito al capitano zeneral et a li proveditori di l'armada.
Da Cataro. Che quel sanzacho havia menato uno a Catharo a scuoder i dacii, et che 'l capitano li havia ditto che 'l scodesse quello parteniva a Zorzi Zernovich et di altro non se impazasse, perché non li saria soportato. Et cussì havea facto, et che quelle cosse si adateria, per esser gramo quel sanzacho di quel ha facto.
[1497 07 22]Vene, a dì 22 dito, in questa terra el marchexe Lunardo Malaspina, fratello dil marchexe Cabriel che in Lunesana propinqui a' fiorentini tien alcuni castelli, con protetion di la Signoria nostra.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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