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      Et quello dimandoe era oculto; ma dimandava danari et altro che al presente non acade scriver, per non esser di momento.
     
      Non voglio restar di scriver come, con quelli confini di Ravena con Ferara, over Lugo e [697] Bagnacavallo, in questo tempo andoe super loco li oratori di esso ducha et domino Aldromandino orator suo in questa terra existente per conzar le diferentie, et Cristoforo Moro podestà et capitano di Ravena. Quello seguirà, sarà scripto di sotto. Questo dico perché, istis diebus, di tal confini si trata.
     
      Da Mantoa. Per messi venuti de lì, se intese certissimo quella terra e tutto il mantoan star di pessima voglia. El marchexe vestito va di negro, et si ha posto uno ferro al collo, et ha electo 8 principal citadini, zoè quelli haveano fama di esser marcheschi, ai qual havia posto el governo dil stato; et che lui non volleva haver più cura, ma starsi quietamente, fino che il tempo, ut ita dicebat, purgeria la sua innocentia. Et diceva era dedito servitor di la illustrissima Signoria più che 'l fusse mai. Et chome per lettere vidi, che a Mantoa era venuto uno messo di fiorentini a exortarlo non si dovesse aconzar con stato niun de Italia, ma più presto con Franza. El qual li rispose non si acosteria con niun stado in Italia, si non ritornava in gratia di la Signoria. Et la verità non fu che dicto orator fiorentino vi venisse; ma ben quanto ho scripto di sopra. Et il ferro porta al collo, è uno anelo d'oro anielado di sopra, et intisi da' soi el portava per haver vodo di portarlo fino andava a Santa Maria di Loreto.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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