Di far che li oratori di la liga intrano in li consulti, par che 'l re de Franza non voglia nulla. Che esso re al tutto non vol paxe si el non ha el suo reame di Napoli, et che a le cosse de Italia l'era più inclinato che mai. Che li oratori doveano esser a dì 25 zugno, secondo i capitolli, a uno, et che [709] non si sapeva dil zonzer. Li qualli oratori voglio scriverli quivi, sì per il re di Spagna qual li francesi. Prima: per Franza fono electi per il roy tre, zoè monsignor de Albi, monsignor de Solieres, et advocato Paschale de Provenza. Per il re e regina di Spagna, don Henrico capitano de Perpignano, el vescovo di Catania et el doctore Ponza. Et perché el sopradito don Henrico fue amazato, come ho scrito, in loco suo il re di Spagna mandoe uno altro di soi capetanei.
Adoncha, a dì 11 ditto, fo chiamato pregadi, et alcuni savii erano di opinione di far soprastar l'andata di oratori nostri in Spagna, et fo gran consultatione. Tandem, fu decreto di largo judicio di mandar li diti oratori, li qualli anderano insieme con li oratori dil ducha di Milano. Et a Zenoa era stà zà preparata una nave di botte 2000 chiamata Bozolla, et nostri volseno mandar li dicti oratori per doy respecti. Si si ha da tratar paxe, è buono che i sieno ivi doy di la sorte che i sono; si 'l sarà guerra, etiam è buono che questi ivi siano. Li qual oratori erano in hordine per partir fra 3 zorni.
In questo consejo, a dì 11 ditto, fo messo parte per li savii di far che Marchiò Trivixam capitano zeneral nostro di mar dovesse vegnir a disarmar, atento che si haveva bone nuove di la galia dil Zaffo, et al presente non importava el suo star fuora; et che romagnisse el proveditor Malipiero, justa la parte presa ne li zorni superiori.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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