Et cussì abuto tal comandamento di la Signoria nostra, Zorzi Corner cavalier podestà di Brexa cavalchoe a Gedi a dolersi al signor conte di questo, el qual ringratiò molto la Signoria nostra.
Fiorentini stevano mal in questo tempo. Tamen, tra lhoro, chome per lettere di Pisa se intese, levono una zanza che tutti li collegati si acordavano col re di Franza, et la Signoria romagneva solla, et per consequente Pisa convegneria ritornar sotto Fiorenza, et venitiani perder il stato. Questo dicevano acciò pisani dubitaseno di fatti lhoro. Li qualli erano più constanti cha mai et devotissimi a la Signoria nostra, da la qual non restavano di replicar le immortal obligation haveano.
Et in questi giorni, in Fiorenza, fo discoverto uno tratato overo intendimento che haveano alcuni citadini partesani di Piero di Medici, zoè è cossa vechia, et fo quando Piero vene su le porte di Fiorenza. Or questi talli fono discoverti per uno che fu preso. Et confesato, questo fue fato apichar, et fono retenuti alcuni, tra li qual ne noterò: Lamberto l'Antella, Giovanni Candi, Gianozo Puzi, Baptista Tini, uno di caxa Cesena. Et dapoi 22 avosto, etiam fono ritenuti questi altri, li qualli sono de' principali: [712] Bernardo del Nero, Nicolò Redolfi, Lorenzo Tornaboni, Francesco Marteglii, Pier Piti, in tutto zercha numero 17. Et questi altri si asentono et non fono trovati, che li arebeno pigliati, Andrea de' Medici, Jovam Davanzati, Pandolpho Corbinelli, Galeazo Saxeti, Jacomo Zanfigliazi, Gen Caponi, et alcuni altri.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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