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      A dì 21, vene lettere di Bruza, di 1.° et di 5 de [722] l'instante, di Andrea Trivixan, andava orator nostro in Ingilterra. Prima: narra el suo viazo per la Elemagna, et di la inimicitia et guerra che era tra il ducha di Julich et il ducha di Geler, i qualli hanno lhoro stado al principio di la Fiandra, unde li era stà neccessario haver un salvoconduto dal ducha di Julich, lo qual lo have et etiam scorta, adeo passò quelli confini securamente. Poi zonse, a dì 17 lujo, in Anversa, dove fu honoratamente recevuto, maxime da alcuni mercadanti pisani richissimi erano assà anni ivi habitavano. Et che l'archiducha Philippo era in Olanda. Poi, che partì da Anversa e andò a Guanto; demum zonse a Bruza a dì 22 lujo. Era insieme col orator milanese chiamato domino Raymundo de Sunzino, che da Onversa a Bruza era venuto, chome ho scripto. Et da Bruza, per voler andar a Calex per montar in nave a passar su l'isola di Ingilterra, era pur qualche periculo per strada, per esser alcuni francesi in strada che danizavano etc. Et che l'havia scripto a Londra a Piero Contarini et a Almorò Pixani consolo nostro che li fusse mandato scorta, li quali li haveano rescrito come il re si ritrovava mia 50 de lì in campo contra il re di Scocia e ducha di Jorche, et che dicto re desiderava molto la venuta di dicti do oratori, maxime dil nostro. Et che era zà 12 zorni che ivi questi do oratori a Bruza si ritrovavano. Et per la lettera di 5 par li fusse venuto scorta, et cavalchava quel zorno per Cales; poi passeria su l'isola.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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