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      Et che Angelo di Fiorenza non era più là, ma ritornato a Milano.
     
      Item, che l'orator dil Turcho era pur ancora ivi, venuto per voler haver qualche bona amicitia et liga con la cesarea majestà. Voleva el re mandasse uno ambasador a Constantinopoli dal suo Signor a concluder la liga. Questo ambasador turchesco, era a Vegevene al tempo che 'l re di romani vene in Italia, et perhò al suo Signor referì di questo re, et ave comisione di venirli per ambasador. El re li feva le spexe, et turchi fevano mille danni.
     
      Item, che in Franza era uno, quasi orator di esso re, domino Joan Bontemps, non perhò andato al roy ma al principe di Orangia. Che ivi era etiam uno orator di Savoja chiamato monsignor de Monvaram; che a Yspruch se moriva da peste et sopeliva di nocte per non far teror.
     
      Item, che il re volleva andar in la Fiandra da suo fiol ducha di Bergogna. Ch'è grandissima carestia di viver ivi in Yspruch; et altre particularità referite al serenissimo principe nostro et a li padri di collegio, per esser molto praticho di la Elemagna. Et el re scrisse una lettera a Francesco Foscari cavalier stato a soa majestà orator, pregando dovesse intercieder a la Signoria li fusse mandato un liompardo che vien di Barbaria. El qual Francesco Foscari andoe a la Signoria, et la Signoria dise provederia de averlo per mandar a la soa majestà. Ancora, el preditto secretario referite come el re è povero, et che havia scansato molte spexe di la sua corte per potervi durar. Di la conditione dil qual re, più avanti ho scrito.


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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1013

   





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