Et amava più il signor Carlo suo etiam fiol junior, et etiam dicta madona amava molto la Signoria nostra, vedendo da quella dependeva ogni ben che dicti soi fioli potesseno aspectar. Et il signor era ancora nostro soldato, et havia cavali 400, non ubligato a mostra. Et fo divulgato el signor haver [753] facto tosegar essa sua madre, sed, quomodocumque res se habeat, la povera dona morite. La qual non è molti mexi che io la vidi in questa terra andar a la Signoria, quando con el fiol la vene, sichome ho scripto di sopra. Et l'ambasador di Rimano domino Joanne Francesco de Capoinsacho, che in questa terra habita, si vestì di coroto, et notificoe questo a la Signoria, la qual scrisse al signor dolendosi di soi affanni.
Di Forlì. La signora, dona di gran cuor, in questo tempo a Bubam era, dove feva far una forteza fortissima. Et Zuam di Medici fratello di Lorenzin fiorentino, era sempre apresso di lei et in sua gran gratia. El qual etiam rapresentava fiorentini, et mediante lui, essa madona deva formenti a' fiorentini, et quelli dimostrava far gran cavedal di lei dimandando il consejo suo in molte cosse, non perché havesseno bisogno dil consejo ma per tenirla ben edificata con loro. Et dicitur essi fiorentini haver facto compreda di formenti da' zenoesi et da questa signora. Siché, mentre amerà lei Zuam di Medici, sarà amicha di fiorentini. Tamen, non se impazava in altro, né in dar ajuto contra Pisa; solum in darli vituarie.
A Ravena. La peste feva processo, et cussì a Cervia et Cesena, siché, a pocho, a pocho, la vien propinqua a questa terra, la qual, gratia Dei, fin qui è sana per le bone provision fevano etiam li savii proveditori sora la sanità, Lunardo Marzelo, Jacomo Venier et Hironimo Bon.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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