Et qui non resterò da scriver come judicio meo era la pressa.
È da saper, la podestaressa sua cugnada era in leto da parto, perhoché in questi zorni fece uno puto maschio.
El zorno sequente, che fo marti a dì 5 ditto, vene ivi Frachasso con zercha 120 cavali in do squadre, una vestida a la stratiota, con 12 belli corsieri da giostra a man, e la sua dona madona Margarita in careta. E dismontò a caxa dil conte Zuam Francesco da Gambara, dove erali preparato. Et per avanti esso medemo se havea invidato, et stete 8 zorni con 150 boche a spexe di dicto conte.
In questo zorno, la majestà di la raina non fu vista, perché lei, con le done et sue donzele, si lavono et si fé polite per la polvere.
[1497 09 06]A dì 6, el mercore, soa majestà fé far una festa e danzar in una salla preparada, conzada molto ornatamente con razi atorno, et pani fini di color, sofitada con frizi d'oro, et il tribunal tuto conzo di pano d'oro. Era zercha 70 done, e fato l'oration per domino Zuam Baptista de Piam doctor brexano e compita, iterum si andò balando, et fo 4 stravestidi da bufoni fece cosse molto deletevole etc. Li era Frachasso con la moglie, et le damisele di la raina baloe benissimo. Su la sera, se aprontò la colation magnifica et regal, con vasi d'arzento, et domino Tuzo di Costanzo portò una confetiera coperta, con uno fazuol laorado suso, e fé tre riverentie a la raina. Fo compita la festa a hore 2 di note, et era gran caldo.
El zuoba, per dezunar la raina pan et aqua per esser la vezilia di la Nostra Dona, non fu fato altro.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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