Siché, ho fato gran teror ai ladri, adeo questi a una chiesa novamente edifichata chiamase la Madona del Socorso, diti corsari per vodo li hano apresentà la sua barcha con altre bone offerte. Atrovandome pur ne l'ixola de Mangixi, a dì 24 de sera, ebbi vista de le galie nostre di Barbaria, le qual introrono quella note in Saragoxa, dove andai, come ho ditto di sopra. Et per letere di dite galie, arai inteso dil brusar hanno facto ditte galie di uno galion con 2 fuste in Calavria, forno de uno Petro Navaro, per haver prexo uno maram con robe di misier Andrea Loredan fo di misier Nicolò. Etiam, arai inteso, per le preditte letere, di le nove si ebbe a Saragosa di atrovarse a la Fagagnana 5 nave francese con 3 galie, nel numero di le qual fo dicto esser la nave di la religion. E benché non se intendese il certo, tamen, per più segurtà di dicte galie e a satisfacion di tutti, ho voluto acompagnarle fino a Tripoli. Siché da Saragosa se levassemo insieme a dì ultimo, et zonti a Tripoli a dì 5 de l'instante, poi tolto grata licentia da quel magnifico capitano mi levai, havendo tolto la volta di Malta e poi di Saragosa per certificharme di le nove di le preditte nave. Dove intisi, per letere de' consoli nostri, le nove di ditte nave francese non esser stà vere; ma sollo de 3 galie con una fusta per forza armata a Marseja, le qual, in quelle aque di Cicilia, hanno facto assà danni di navilii prexi, e praecipue una nostra charavela patron Jacopo de Damiano da Liexna, et messi i homeni a remo.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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