Unum est, che 'l ducha de Milano non voria per niente nostri difendese Pisa, et voria fiorentini la rehavesseno, acciò nostri non agumentasse stato. Et al tutto sin qui son terminati nostri di ajutarla per mantenirla in libertà, et li mandono in gropi duc. ... milia per dar le page.
[1497 09 23]A dì 23 ditto, nel consejo di pregadi, fo terminato, atento che fiorentini aspetavano per mar molti navilii de formenti dovea vegnir di Franza a Ligorne, et etiam si divulgava per molte vie il re di Franza faceva armata, et perché Andrea Loredam capitano di le nave armade era con la sua barza fuora et fin qui haveva habuto streta comissione di star in Cicilia per tuto lujo et poi tornar in Levante, visto quello havea facto a la Rochella et era venuto a Modom, al presente li fo scrito che dovesse ritornar in Sicilia et in quelle parte, et andar dove a lui pareva fosse navilii de' inimici. Et li devano ogni ampla libertà. La qual cossa fo perfetissima, perché secondo il tempo navegerà, operandossi a la destrution de' inimici. Al qual effecto, esso capitanio havea gran cuor, et supratutto questa licentia haveva desiderato.
Ancora, fo scrito a Domenego Malipiero proveditor di l'armata, che dovesse andar con le 3 galie havea immediate a Zenoa a custodia di quella cità et Riviera. Et etiam il re don Fedrigo ne mandava 2 galie; siché a Zenoa sarano 3 galie nostre, 2 di [786] Napoli, et 2 di Milano, zoè quelle dil gobo Zustignam armate per forza. Et questo feno a requisitiom di quel governador di Zenoa che pur dubitava di novità, chome per letere di oratori nostri et secretario Zorzi Negro, era de lì, se intendeva.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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