Poi tornato, lo mandoe al ducha de Ferara; a Innocentio VIII pontifice insieme con tre altri a darli l'ubidientia, et ivi el papa lo voleva far prete e darli molti beneficii. Non volse, unde lo fece conte palatino. Tornato a Milano, il signor ducha lo fé dil consejo suo con provisione annuatim, et si maritoe con una dona la qual è di la caxa di Triulzi, tamen non disse, con la qual ebbe tre figlioli, li qualli vivono et sono [792] con la madre in questa terra, pieni de acerbissimo dolor et parvuli. Et che, da poi la venuta di Carlo re di Franza in Italia, sotto pretesto di voler il regno di Napoli aquistar si voleva insignorir de Italia, esso Baptista, prima hessendo stato orator a re Ferdinando vechio di Napoli et tornato a Milano, non stete molto in ocio che fo mandato, per caxom di questa venuta de il re de Franza in Italia, orator al re di Spagna et regina, insieme con l'arzivescovo de Milano. Tamen non disse; ma la verità fu che andono da poi il far di la liga oratori in Spagna. Et tornato a Milano, il ducha li dete ducati 500 a l'anno di provisione, hessendo dil consejo suo secreto, come ho dicto di sopra. Et poi lo mandoe orator a questa inclita republica et emporio universal di quiete et pace etc., in la qual legatione, chome si haveva portato non erat dicendum, per esser noto a tuti, et maxime a la serenità del principe.
Item, che quotidie desiderava star dum erat in humanis con homeni docti et religiosi, parlando de anima, de praedestinatione, de providentia aeterna, et de libero arbitrio.
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I Diarii
Tomo I - parte seconda
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1013 |
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